Se fino a qualche decennio fa le onde d’urto venivano impiegate soprattutto nel settore urologico negli interventi di frantumazione dei calcoli renali, al giorno d’oggi questa tecnologia viene utilizzata in modo piuttosto diffuso anche in tanti altri ambiti, come ad esempio quello ortopedico e quello pediatrico, per la cura di specifiche patologie.

La scelta del professionista

Uno degli aspetti più importanti in relazione ai trattamenti che sfruttano le onde d’urto è rappresentato certamente dal fatto di scegliere un professionista affidabile e con un certo livello di esperienza nell’uso di questa tecnologia.

Per chi avesse la necessità di svolgere una terapia di onda d’urto Torino, la cosa migliore da fare è quella di affidarsi a professionisti esperti e qualificati come Simone Digiglio, che è in grado di garantire dei trattamenti specializzati con le onde d’urto per la risoluzione di un gran numero di problematiche che spaziano dal settore ortopedico fino ad arrivare al campo della medicina sportiva.

I vantaggi delle onde d’urto

Il principale punto di forza legato ai trattamenti a base di onde d’urto deriva dal fatto che queste ultime vanno proprio a trasmettere importanti stimoli per la rigenerazione dei tendini, così come del tessuto osseo. Nell’immediato, sono in grado di garantire un buon sollievo rispetto a sintomatiche di dolore.

Di conseguenza, rappresentano una buona soluzione per la cura di tante malattie contro le quali non si riescono a ottenere buoni risultati con le classiche terapie conservative. In determinate occasioni, tra l’altro, le onde d’urto sono fondamentali per scongiurare il rischio di dover intervenire chirurgicamente. I due principali effetti, ovvero quello contro il dolore e quello contro lo stato infiammatorio, consentono in alcuni casi anche di diminuire o addirittura sospendere le terapie farmacologiche.

Cosa cambia tra onde d’urto focali e le onde d’urto radiali

Esistono due tipologie di onde d’urto, ovvero quelle radiali e quelle focali ESWT. I trattamenti a base delle prime si caratterizzano per essere mirati a una zona molto ben definita del corpo del paziente, arrivando anche notevolmente in profondità, visto che sfruttano una tecnologia che è in grado di impostare e personalizzare non solo la direzione, ma pure il livello di intensità. Invece, i trattamenti che sono basati sulle onde d’urto radiali si concentrano su una zona molto più diffusa e superficiale del corpo del paziente.

Gli effetti di queste due tipologie di trattamenti sono piuttosto diversi. Giusto per fare un esempio, tramite le onde d’urto focali c’è la possibilità di curare uno sperone calcaneare, mentre quelle radiali non sono assolutamente adatte a questo scopo, ma vengono impiegate soprattutto per il trattamento di malattie che si sviluppano più in superficie, mentre nell’ambito della medicina estetica vengono usati soprattutto per contrastare gli inestetismi legati alla cellulite.

Trattamenti poco invasivi

Le onde d’urto focalizzate ESWT, complessivamente, si possono senz’altro far rientrare nella categoria delle terapie poco invasive, visto che non comportano specifici effetti collaterali. Chiaramente non si possono nemmeno accomunare alla tecarterapia o alla laserterapia, dato che comunque sono in grado di provocare un lieve dolore. La percezione di quest’ultimo è del tutto soggettiva, anche se gran parte dei pazienti sottolinea di avvertire solamente un fastidio. L’efficacia dei trattamenti che sono basati sulle onde d’urto è legata anche al tipo di macchinario, se è più o meno recente, che viene utilizzato dal professionista, ma anche dall’esperienza e dalle competenze del professionista che esegue la terapia.

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Dal momento che siamo letteralmente triturati da una società delle performance che ci porta spesso a non riflettere su quello che viviamo ogni giorno, spesso rincorriamo la felicità senza renderci conto che l’abbiamo a portata di mano. Se vuoi sapere qualcosa di più sui percorsi oggi utili per superare questo blocco, non devi fare altr che proseguire nelle prossime righe di questo articolo.

L’influenza orientale tra Ikigai e Mindfulness

Da diversi anni a questa parte, nei Paesi occidentali si parla sempre di Ikigai. Questo metodo giapponese, che può essere applicato sia alla vita personale sia a quella lavorativa, ci ricorda l’importanza di concentrarsi sulle piccole cose. Secondo questo approccio, per essere felici basta trovare un obiettivo per alzarsi al mattino. Non è necessario che si tratti di qualcosa di macroscopico. Può essere, per esempio, legato anche alla possibilità di finire un libro particolarmente appassionante o di dedicarsi a una persona alla quale si vuole bene.

Interessanti in merito all’Ikigai sono i suoi cinque pilastri, che ci aiutano a capire la centralità del focus sui dettagli quotidiani. Il primo riguarda il fatto di cominciare in piccolo, il secondo di dimenticarsi di sé, il terzo di mettere in primo piano armonia e sostenibilità. Il quarto e il quinto, invece, sottolineano rispettivamente il valore della gioia delle piccole cose e dello stare nel qui e nell’ora.

Concentriamoci in particolare su quest’ultimo punto. La cultura orientale, che negli ultimi tempi, come già detto, è valorizzata tantissimo anche in ambito aziendale, ci insegna a concentrarci sul momento presente anche attraverso la Mindfulness. Questa pratica, che viene erroneamente accostata alla meditazione, mette in primo piano la necessità di approcciarsi al presente con un atteggiamento non giudicante.

Troppo spesso, infatti, ci proiettiamo sul futuro o guardiamo al passato senza renderci conto del valore di quello che viviamo nel presente, anche delle piccole cose che ci appagano per momenti circoscritti, ma che rimangono nel cuore (se così non fosse, assaggiare determinati piatti o ascoltare certi brani musicali non procurerebbe alcuna emozione).

La gratitudine

La gratitudine è un’ottima strategia per imparare a essere felici delle piccole cose di ogni giorno. Il bello è che… esercitarla è semplicissimo! Basta prendere un quaderno e, ogni giorno, scrivere tre motivi, anche piccoli, per cui si è grati della giornata. Ribadiamo, anche piccoli: non è necessario avere a che fare con promozioni al lavoro o vittorie alla lotteria. Anche il profumo del caffè bevuto con un amico che non vedevamo da tanto tempo può aiutarci a comprendere la bellezza di essere vivi.

Se si ha intenzione di esercitare il muscolo della felicità, ci si può anche rivolgere a trainer esperti. Come già accennato, il focus su questo stato d’animo è sempre più forte negli ultimi tempi, complice anche il fatto che, molti imprenditori, hanno capito che avere dipendenti e collaboratori felici è fondamentale. Puoi avere maggiori informazioni visitando i più grandi portali del settore come Efficacemente.com, che ha una forte community anche su Facebook.

Questo consiglio, sottolineiamo, è solo uno dei tanti che si possono chiamare in causa. Ora, come si suol dire, la palla passa a te: inizia da oggi a praticare l’esercizio della gratitudine, informati sull’Ikigai e sulla Mindfulness e, cercando sul web, trova risorse e professionisti utili per imparare ad applicare i loro concetti agli schemi di vita occidentali.

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Ecco, quindi, che non deve stupire la forte ascesa che è stata avuta da parte degli estrattori di succo, che si sono trasformati in un trend sempre più di successo. Ecco, quindi, che torna utile dare un’occhiata a tecnologiacasa.it per scegliere il miglior estrattore di succo in base alle proprie esigenze e gusti.

I succhi che vengono estratti dalla verdura così come dalla frutta, si caratterizzano per essere decisamente freschi, senza dimenticare come non abbiano gli ingredienti nocivi che invece si possono trovare spesso e volentieri nei succhi già pronti e garantiscono un vasto novero di benefici a tutto il corpo.

Estrattori o centrifughe

Una delle prime domande a cui conviene rispondere è quella se conviene puntare su un estrattore piuttosto che su una centrifuga che, rispetto alla prima categoria di elettrodomestici, può contare su delle lame davvero potenti che vanno a frullare i diversi vegetali usati.

Se la centrifuga offre la possibilità di creare dei composti caratterizzati da una maggiore densità, va detto che all’interno delle centrifughe le proprietà nutritive sono decisamente inferiori in confronto a quelle che si trovano all’interno di un succo che viene estratto come si deve. È chiaro che si possono usare entrambi, ma è meglio differenziarli, proprio per via del fatto che sono decisamente simili, anche se il risultato finale che viene prodotto è notevolmente differente.

Gli estrattori di succo a freddo

Tra gli aspetti più positivi nell’uso di un estrattore di succo troviamo il fatto di garantire una conservazione più alta dei vari nutrienti sia della frutta che della verdura, mediante lo svolgimento di un processo particolare di pressatura, che va a tutelare e a proteggere le proprietà dei vegetali impiegati.

Gli estrattori di succo si caratterizzano per operare, nella maggior parte dei casi, a un ridotto quantitativo di giri della coclea, spesso sotto i 40. Così facendo, si evita che il motore possa essere oggetto di un surriscaldamento e che le diverse proprietà nutritive del succo che è oggetto dell’estrazione non subiscano delle modifiche per via del calore che verrebbe altrimenti prodotto da parte dei vari circuiti dell’elettrodomestico.

Gli estrattori di succo professionali

In questo caso, le differenze rispetto a quelli commerciali sono notevoli, dal momento che si tratta di prodotti molto più all’avanguardia, che si caratterizzano in modo particolare per operare a una velocità decisamente più alta, senza però andare minimamente a intaccare le proprietà nutritive della frutta e della verdura che vengono usate. Tra le principali caratteristiche degli estrattori di succo professionali troviamo senz’altro il fatto di essere dotati di filtri in acciaio inox di elevata qualità, oltre che di coclee orizzontali di pregevole fattura.

Come orientare la scelta

Il primo aspetto che si deve ovviamente tenere in considerazione è il budget che si ha a disposizione e poi i propri gusti. Una spesa eccessivamente contenuta, spesso e volentieri, porta in dote prodotti che non sono in grado di funzionare secondo le attese, rispettando minimi standard dal punto di vista qualitativo.

Un ottimo estrattore di succo deve poter contare, a livello della struttura, di coclea, essere realizzato con delle materie prime di qualità, tra cui troviamo sicuramente l’acciaio inox, piuttosto che delle plastiche create senza usare dei materiali tossici, come ad esempio i PBA, e deve al contempo garantire anche un numero limitato di giri. Se non avete pretese circa la purezza dei succhi che sono oggetto dell’estrazione, potreste anche pensare di spendere qualcosa in meno e puntare su degli estrattori simil-centrifughe, che sono in grado di garantire dei prodotti maggiormente densi, ma per cui è meglio usare solo verdura e frutta bio.

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Elastici (possibilmente sostenibili)

Da diversi anni a questa parte, quando si parla di aspetti a cui si pone attenzione nel momento in cui si effettua un acquisto compare la sostenibilità. Questo vale anche e soprattutto quando si ha a che fare con la moda e con gli abiti e gli accessori. Per quanto riguarda questi ultimi, un doveroso cenno deve essere dedicato alla sostenibilità. Prodotti realizzati con plastiche riciclate o con fibre tessili la cui produzione ha un basso impatto ambientale: le scelte sono tante e, ovviamente, permettono di selezionare diverse alternative cromatiche. Per l’estate la scelta migliore è chiaramente quella dei colori sgargianti!

Cerchietti

Rimaniamo sempre nell’ambito degli accessori per i capelli e lo facciamo parlando dei cerchietti. Nel momento in cui li si chiama in causa, si inquadra un indiscusso trend dell’estate 2021. Ovviamente più colorati sono meglio è! Tra le tinte che vanno di più, troviamo il rosa.

Borse personalizzate

Ah, la borsa! Compagna fedele delle nostre giornate al mare e non solo, quando la si nomina si apre un vero e proprio mondo creativo. Entrando nel vivo delle caratteristiche dei modelli preferiti, un doveroso cenno deve essere dedicato a quelli customizzati. Sono diversi i brand che si sono inseriti nel mercato in questione – un esempio utile da chiamare in causa è il successo di Brù Milano borse trasformabili – intercettando le esigenze di un’utenza che ha sempre più voglia di rimarcare la propria unicità quando acquista e sfoggia un accessorio o un vestito.

Pendenti, che passione!

Alzi la mano chi, con l’arrivo dei primi giorni di caldo, non si getta alla ricerca dei modelli di orecchini più trendy della stagione! Se si punta a essere di moda nell’estate 2021, non si possono non prendere in considerazione i pendenti. Per quel che concerne le soluzioni cromatiche, tra le più popolari rientrano i bijoux con dettagli azzurri e color oro rosa.

La magia del foulard

La moda, come ben si sa, è un eterno ritorno. Quando si entra nel dettaglio di quanto appena ricordato, non si può non chiamare in causa la magia del foulard. Acessorio che ha vissuto il suo periodo di gloria nei ruggenti anni ‘60, è tornato di moda negli ultimi tempi. Nel momento in cui si guardano le alternative per valorizzarlo al meglio, si può prendere in considerazione la possibilità di utilizzarlo come fermacapelli (questa acconciatura sta benissimo con una camicia azzurra).

Occhiali da sole

Passano gli anni, le estati si susseguono. Quando si entra nel vivo degli accessori trendy della più bella stagione dell’anno – e la più amata da molti – non si può non dedicare un cenno agli occhiali da sole. Quali sono le caratteristiche da considerare nel momento in cui si punta a sfoggiare in spiaggia o durante gli aperitivi dei modelli davvero trendy? Indubbiamente è opportuno focalizzarsi su modelli over size. Cosa dire, invece, del colore delle lenti? Che tra le cromie più apprezzate troviamo l’azzurro e l’arancio!

Nel momento in cui si apre la parentesi dedicata agli occhiali, è fondamentale citare la catena che permette di portarli al collo, dettaglio immancabile in un look capace di stupire sotto il sole dell’estate 2021!

Catene per smartphone

Parlare delle catene per occhiali ci permette di collegarci all’importanza di quelle per smartphone. Rese famose da Chiara Ferragni su Instagram, stanno letteralmente impazzando e hanno l’indiscusso pro di poter essere personalizzate senza lasciare nulla al caso.

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Scopriamo insieme in questo articolo alcuni spunti di ispirazione per dare il via ad una strategia di Marketing Ospedaliero (o health marketing, qui l’articolo con l’intervista Philip Kotler), nel pieno rispetto di tutte le parti coinvolte.

Marketing Ospedaliero: cosa non può mancare nelle migliori strategie?

Prima di andare a vedere nello specifico quali siano le migliori soluzioni utilizzabili per promozioni di questo tipo, partiamo da una puntualizzazione molto importante. La sanità è un argomento molto delicato, ma non per questo non può essere considerato in ottica di marketing! Ciò che riesce davvero a fare la differenza in questo settore, più di molti altri, è il riuscire a far sentire l’utente assecondato in tutte le sue esigenze, siano queste fisiche o emotive.

Proprio per quest’ultimo motivo, infatti, il marketing ospedaliero deve ruotare intorno ad un altissimo livello di personalizzazione dei contenuti. Essendo il target da colpire molto ampio ed eterogeneo, sarà importante strutturare delle strategie non solo performanti ma anche decisamente flessibili, in grado di venire incontro a ciò che gli utenti vogliono sentirsi dire.

In quest’ottica una strategia multicanale, finalizzata all’acquisizione di nuovi clienti tramite un servizio di lead generation, permetterà a una qualsiasi struttura sanitaria di raggiungere pubblico interessato a ricevere un determinato servizio o approfondire questioni legate alla propria condizione fisica.

Per riuscire a gestire tutti i dati e le anagrafiche degli utenti acquisiti sarà molto importante la costruzione di un database centrale. Questo riferimento non solo risulterà utile in tutte le componenti della campagna, risultando un’unica fonte dove sono presenti delle informazioni chiare e univoche, ma permetterà anche di uniformare le stesse nella comunicazione tramite più canali, accumulando tutte le informazioni in modo strutturato.

Proprio i canali che abbiamo appena menzionato, indubbiamente, rappresentano un altro argomento di discussione davvero delicato nel marketing ospedaliero. Per andare a impattare utenti di origini e abitudini davvero differenti sarà necessario indirizzare le proprie campagne sui touch point maggiormente utilizzati da ogni fascia d’età.

Non pensiamo infatti ci sia bisogno di pensare all’efficacia di una soluzione come l’email marketing per un pubblico della terza età, per niente affine con gli strumenti digitali da noi utilizzati quotidianamente. Ogni cliente ha il suo modo di essere approcciato, non ci sono dubbi, quindi una struttura versatile e multicanale è la scelta da fare.

La convenienza è molto importante!

Un altro aspetto molto caro al pubblico del marketing ospedaliero è quello della convenienza. Molto spesso infatti, operazioni di tipo odontoiatrico o fisioterapeutico prevedono conti salati da pagare, durando mesi o addirittura anni. Fare leva su un risparmio economico, soprattutto per trattamenti non evitabili, aiuta ad attrarre l’attenzione dei potenziali clienti e a tranquillizzarli sul costo dell’operazione. Nonostante la salute non sia una cosa da mettere in secondo piano, talvolta alcune persone sono costrette a farlo per ristrettezze economiche.

Al di là del semplice discorso monetario ci sono anche altri tipi di convenienza attraverso cui fare leva per impattare il target d’utenza! Tra le alternative più diffuse possiamo, ad esempio, menzionare la possibilità di fissare un appuntamento direttamente tramite telefono, risparmiandosi la fatica di recarsi nello studio fisico.

In secondo luogo, anche un passaggio semplice come l’iscrizione ad una lista d’attesa può mettere in difficoltà chi è meno avvezzo a certe dinamiche: proprio in questo caso una consulenza telefonica one-to-one potrebbe fare la differenza tra un semplice utente e un cliente fidelizzato!

Non ci sono dubbi: il marketing ospedaliero è una risorsa che sta solo aspettando di essere scoperta e, con questo articolo, ci auguriamo di aver risposto a tutte le possibili domande in merito.

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I cenoni con i famigliari e i momenti di convivialità con gli amici (compreso Capodanno) verranno inevitabilmente ridotti, ma trascurarsi non rappresenta l’atteggiamento migliore anzi, ora più che mai è necessario badare al proprio aspetto. Sappiamo che la voglia di festeggiare è venuta meno a causa della situazione difficile, che ha portato altresì a stringenti restrizioni, ma dedicare attenzione alla propria immagine può essere un punto di partenza per tenersi occupati e stabilire una parvenza di normalità.

Ecco dunque alcune idee per realizzare acconciature perfette per questo periodo dell’anno, e se le vedranno in pochi pazienza, l’importante è sentirsi bene con se stessi.

Le acconciature più in voga per Natale e Capodanno

È vero che con le feste natalizie si cerca di puntare a uno stile ricercato, tuttavia mai come ora è importante bilanciarlo con la semplicità. I raccolti sono espressione diretta di questo mix: donano un aspetto delicato a chi li porta. Tra i must troviamo la corona di trecce o lo chignon basso, quest’ultimo consigliato in particolare per coloro che hanno i capelli lunghi, mentre se sono più corti quello basso in versione spettinata darà un’aria sbarazzina e raffinata allo stesso tempo. Per essere ancora più chic, potete impreziosire quest’acconciatura con un foulard.

Le soluzioni più classiche come la treccia e la coda possono essere rese più sofisticate dagli accessori, o meno seriose grazie a qualche ciocca lasciata cadere fuori dalla pettinatura.

Per chi preferisci i capelli sciolti niente paura: basterà veramente poco per renderli glam, puntando su romantiche onde o boccoli. Prima di procedere è opportuno applicare dell’olio secco per illuminare la chioma e, una volta completato l’hairstyling va posto del gel, ottenendo così un effetto bagnato. I capelli di media lunghezza si sposano invece con uno stile spettinato, soprattutto nel caso in cui si abbia una capigliatura scalata: l’obiettivo è quello di mettere in risalto le differenti lunghezze.

L’acconciatura preferita per eccellenza dai detentori dei capelli corti è il caschetto, scelta sicura in quanto estremamente tradizionale, altrimenti le più trasgressive possono optare per un rasato corto. Queste opzioni, per essere ancora più in tema con Natale e Capodanno, possono essere accompagnate da colpi di sole in tonalità metalliche, per un look ancora più rock.

Glitter e velluto: un must per gli accessori

Sinonimo di eleganza per eccellenza, il velluto richiama alla perfezione l’atmosfera natalizia, soprattutto nei colori rosso, verde bosco e nero, e quella dell’ultimo dell’anno se in oro o argento. Tra gli accessori più in voga realizzati con questo tessuto troviamo il fiocco, ideale se si vuole ricreare un look classico (per esempio una coda o una treccia), o il cerchietto, perfetto per impreziosire un’acconciatura semplice.

Se non siete amanti del velluto, potete puntare su una molletta ricoperta di perle bianche per fissare la pettinatura scelta. Soprattutto per chi decide di portare i capelli sciolti o chi li ha corti, gli accessori possono fare la differenza, conferendo un tocco glamour alla capigliatura.

Per le più giovani illuminare la chioma diventa semplice grazie al glitter, solitamente applicato sulla riga centrale in vari colori o nei più classici oro e argento. In verità questa soluzione può essere adottata indipendentemente dall’età, basta non esagerare nella quantità. Anzi, pochi brillantini possono donare un tocco di eleganza a chi li indossa, soprattutto se abbinati sapientemente con gli abiti e il trucco.

Dato che non sarà possibile andare alle feste, meglio in ogni caso non abbondare troppo.

L’Hair care routine prima delle feste

Facciamo però un passo indietro: prima di procedere alla realizzazione di qualsiasi look, è opportuno affidarsi ai prodotti professionali messi a disposizione dagli esperti del settore, come quelli di Feel Your Look, per preparare al meglio i capelli durante le festività, così da sfoggiare una chioma morbida e lucente. La fase iniziale è quella del lavaggio, a cui bisogna prestare estrema attenzione, scegliendo uno shampoo in grado di ristrutturare la fibra del capello, dandogli così una nuova vitalità. Successivamente si applica il balsamo per districare i nodi della chioma e rendere lucido il fusto del capello, circondandolo di una pellicola protettiva capace di ridurne la secchezza.

Due volte alla settimana coccolare la chioma con una maschera ristrutturante per nutrire il capello: il suo scopo è quello di rinforzarne la struttura. Come step finale, poco prima di procedere con l’hairstyling, un tocco di spray lucidante: saprà rendere sia i capelli naturali che quelli tinti splendenti e corposi. Applicarlo è molto semplice: il prodotto va distribuito sulla cute e la chioma ancora bagnata, dopodiché bisogna massaggiare delicatamente e asciugare subito col phon, senza risciacquare. Grazie a tutti questi accorgimenti brillerete come non mai durante le feste, portando luce in un periodo buio.

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Una lampada da terra moderna di design è da sempre uno degli elementi più importanti in ogni ambiente. La loro imponenza e l’illuminazione diffusa per tutto l’ambiente lo rendono unico e ricco di atmosfera. Trovare la lampada che meglio si colloca in quella posizione non è semplice, e può essere una sfida scoraggiante per molte persone.

Le diverse tipologie di lampade da terra

Ogni lampada da terra che si rispetti è composta da alcuni elementi base. Una base robusta che renda stabile la struttura, e la lampada vera e propria che si trova alla sommità della struttura. In commercio esistono lampade che rientrano in molti stili. Partendo da quelli più minimali, per arrivare a quelli più appariscenti e ricchi di particolari.

La scelta dello stile che meglio si inserirà nell’arredamento già presente, è un particolare puramente soggettivo. Non esistono delle vere e proprie regole per decidere se una lampada può o non può accompagnare un determinato stile di arredamento.

Lampade da terra per ambienti

Le lampade da terra più comuni sono quelle per ambiente. Lo scopo di queste lampade, è di fornire una luce di ambiente che illumini in maniera generale tutto lo spazio presente nella stanza. In molti casi sono sormontate da un paralume, che ha il compito di diffondere la luce in maniera semi-diretta, creando un effetto come di luce ovattata.

La luce rilasciata da queste lampade rende poco illuminati gli angoli lontano da dove è emessa la luce. Se si vuole illuminare una stanza nel modo migliore, è opportuno pensare a delle luci di appoggio a queste lampade da terra.

Lampade da terra di lettura

Una lampada da terra per la lettura ha lo scopo di illuminare una zona circoscritta della stanza. Zona, dove è presente un divano o una poltrona per chi ha intenzione di leggere un libro o una rivista. Per chi è alla ricerca di una lampada per illuminare un angolo del soggiorno, una scrivania o una zona dedicata alla lettura questa è la lampada più indicata.

Per utilizzarla al meglio, è bene cercare un modello che sia dotato di un braccio flessibile. In questo modo si potrà inclinare a proprio piacimento nella zona dove più si ha necessità di luce.

Lampade da terra capovolte

Questa tipologia di lampada ha una struttura che ricorda molto le lampade da terra d’ambiente, ma si distinguono per essere capovolte se si paragonano a queste ultime. La direzione atipica della luce di queste lampade, le rende più ideali come luce di accento per degli ambienti di lavoro e può essere una scelta perfetta per illuminare un angolo o una parete particolare.

Lampade da terra ad arco

Mentre le lampade da terra più tradizionali sono di una forma a stelo, questo modello si distingue per avere una forma strutturale composta da un arco. Questa sua caratteristica le rende ideale anche come forma di abbellimento dell’ambiente dove si trovano.

Quando il modello di lampada offre uno stelo regolabile in altezza o direzione, si possono candidare come alternativa ad un candelabro per l’illuminazione di un tavolo da pranzo.

Come si può comprendere da questa breve carrellata nelle varianti che compongono il mondo delle lampade da terra, le opzioni a disposizione al momento della scelta sono molte. Come è stato detto in precedenza, il proprio gusto personale e l’arredamento che già si trova all’interno dell’abitazione possono far propendere per una scelta o l’altra.

Se non si è sicuri del modello o della tipologia di lampada da terra da scegliere, è sempre opportuno farsi aiutare da un esperto. Grazie alle sue conoscenze, potrà consigliare una lampada che si appresti ad essere la scelta perfetta per lo scopo che andrà a compiere.

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Da qualche anno a questa parte, questa calzatura ha letteralmente spopolato tra le tendenza di moda per la stagione primavera estate.

Il ritorno degli stivali texani ha portato con sé uno svariato numero di modelli e varianti molto interessanti e decisamente accattivanti, che potete trovare su www.citarelliscarpe.it.

Ad esempio, se amate quel look da cowgirl e di tipica impronta texana, non dovrete più rinunciarci durante la bella stagione: potete scegliere un paio di stivali texani estivi, realizzati in materiale traspirante o con una combinazione di pelle e tessuto davvero interessante, che permettono al vostro piede di respirare anche nei periodi più caldi.

Per il periodo autunnale o invernale, invece, faranno al caso vostro gli stivali alti fino al ginocchio, con e senza lacci, con fibbie e stringhe, per un perfetto mix tra rock e country, che non vi farà passare di certo inosservate.

Potrete abbinare i vostri stivali texani donna ad una serie infinita di outfit, scegliendo tra gonne, vestitini lunghi o corti, pantaloncini, ma anche jeans e pantaloni a zampa e perché non osare accostando qualche stampa floreale?

E cosa ne pensate dell’intramontabile accoppiata tra stivali texani e giubbotto di pelle, per uno stile primaverile tutto da Far West?

I modelli sono davvero tanti e capaci di assecondare anche i gusti più particolari, soprattutto grazie alle diverse tipologie di decorazioni che si possono trovare, come intagli, incisioni, stampe, frange, stringhe o lacci, ma anche fibbie e cinturini.

Gli stivali in pieno stile tex sono gli stivali texani alti con tacco a rocchetto e cuciture ornamentali, ma sono molto di moda ormai anche gli stivali texani bassi, come variante più urban.

Potete scegliere tra le versioni realizzate in pelle o scamosciate, con punta più affusolata, tonda o molto smussata, dal tacco quadrato, a rocchetto o raso terra, dotati o meno di fodera interna.

Qualunque versione sceglierete, avrete al piede una calzatura dinamica e pratica, ideale per le donne sicure di sé, determinate ed energiche, che scelgono di vivere la propria vita con originalità, ma senza rinunciare al comfort.

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Detto questo, vediamo assieme quali sono i modelli che non dovrebbero mai mancare nell’armadio di chi vuole essere trendy quest’estate.

Sandali dal tacco alto

Il sandalo è una delle calzature estive più apprezzate. Nei mesi scorsi, i grandi designer di moda hanno messo in primo piano numerose suggestioni per chi vuole portarli nel migliore dei modi. Fra le indicazioni in questione – come si può vedere su e-commerce tipo www.sangiorgiomerate.it – è possibile citare senza dubbio i sandali con il tacco alto, popolarissimi da diversi mesi.

Ovviamente, tenendo ferme queste caratteristiche, è possibile trovare diverse peculiarità interessanti che rendono il sandalo ancora più raffinato. Tra queste, è possibile citare le fasce stile schiava che, partendo dal piede, salgono verso lungo la caviglia, avvolgendola elegantemente e dando vita a un insieme estetico a dir poco raffinato.

Da non dimenticare quando si parla di questa tipologia di calzatura estiva è la cura estrema della pedicure. L’ideale se si opta per un sandalo dal colore particolarmente sgargiante prevede il fatto di scegliere una pedicure dai colori sobri, meglio se nude. Attenzione: non si tratta di una regola fissa. Nei casi in cui, per esempio, ci si prepara per una festa particolarmente informale si può tranquillamente fare un abbinamento preciso dal punto di vista cromatico, optando per un colore vivace pure per la pedicure.

Espadrillas

Le linee guida dello stile dell’estate 2020 per quanto riguarda le calzature vedono in primo piano un classico della moda della bella stagione: le espadrillas. Queste calzature, comode e bellissimo, sono caratterizzate da un mix speciale di materiali e, soprattutto, possono essere scelte tenendo conto di due modelli: le espadrillas basse e quelle più alte.

Le prime sono particolarmente adatte a chi vuole indossare un look formale e comodo. Le espadrillas alte, invece, sono contraddistinte da una linea che va bene anche in casi più raffinati, associate per esempio a dei tubini.

Viva le zeppe!

Non c’è che dire: quando si guardano le tendenze relative alle calzature estive, è impossibile non chiamare in causa le zeppe. Ogni anno, in qualche modo ritornano. Per quanto riguarda il colore, anche per l’estate 2020 gli spunti sono numerosi. Tra questi, è possibile citare le zeppe flou, così come quelle con colori più tenui. In questa seconda categoria, è il caso di includere anche le zeppe in corda, perfette da associare a delle gonne bianche.

Scarpe a punta? Sì, grazie!

Proseguendo con l’elenco delle tendenze relative alle calzature estive, tra i modelli che non possono assolutamente mancare nell’armadio troviamo le scarpe a punta. Non importa che si tratti di ballerine o di mocassini: quello che conta, è che la punta, dettaglio estremamente originale, sia presente.

Sneakers, che passione

Non c’è che dire: passano gli anni, ma ci sono delle scarpe estive che, più passa il tempo, più rimangono popolari. In questo novero, è possibile includere le sneakers. Abbiamo visto esplodere la loro popolarità negli anni ‘90 e, oggi come oggi, le troviamo ancora tra gli scaffali dei negozi e degli shop virtuali.

Per quanto riguarda gli abiti a cui abbinarle, le alternative non mancano! Giusto per citarne alcune, ricordiamo i crop top, altro must degli anni ‘90, ma anche le gonne e i pantaloni. Il colore delle scarpe? Ovviamente il total white. Se proprio si deve aggiungere qualcosa, è opportuno mettere in primo piano l’originalità, optando per esempio per l’integrazione di borchie di materiali speciali, come per esempio l’oro.

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Se la risposta è sì, allora siete nel posto giusto: ecco qualche consiglio di Fernando Melileo per diventare makeup artist e tirare fuori dal cassetto il vostro sogno per realizzarlo.

Se avete deciso di interessarvi e dirigervi verso questa affascinante professione, siete sicuramente appassionati di bellezza e cura della persona, ma un altro elemento necessario per riuscire nella vostra impresa è quello di credere in voi stessi, prima di tutto.

Il percorso è disseminato di ostacoli e difficoltà, infatti, e solo una forte motivazione e una reale passione possono aiutarvi a superarli e a lasciarveli alle spalle uno dopo l’altro.

Un altro elemento fondamentale è la formazione: il fai da te non conduce da nessuna parte.

È necessario studiare, approfondire e specializzarsi, ma soprattutto aggiornarsi ogni giorno e restare sempre al passo con le ultime tendenze e con la concorrenza, che, in questo settore, è davvero spietata.

Da dove iniziare? Sicuramente da un corso make up artist di formazione, possibilmente combinato con tanta gavetta e tanti stage, così da costruire il vostro personalissimo bagaglio formativo.

Nonostante i corsi rapidi stiano prendendo sempre più piede, se volete avere una formazione a 360° che vi dia delle basi solide, il nostro consiglio è quello di rivolgervi ad una scuola di trucco o accademia specializzata in make up.

I corsi di trucco proposti sono davvero tantissimi, per make up artist, per truccatori professionali, per il settore moda, cinema e fotografia e tanti altri.

La scelta della scuola make up artist deve ruotare intorno a tre criteri principali:

• la strumentazione fornita;
• i docenti;
• l’offerta formativa.

Come abbiamo accennato, però, questo non basta quasi mai: ciò che fa la differenza tra un make up artist di successo e tutti gli altri è l’esperienza sul campo.

Per questo motivo, è fondamentale la gavetta, ma anche aggiornarsi e partecipare a stage di formazione, così da essere sempre informati sulle tecniche più gettonate ed essere in grado di soddisfare le esigenze delle vostre clienti.

Ricordate che maggiore sarà la vostra pratica, migliori saranno i risultati positivi per la vostra formazione, senza contare che in questo modo potrete far conoscere il vostro nome.

Una buona idea può essere quella di mettere in pratica le tecniche apprese a scuola, magari truccando amiche o parenti, così da migliorarsi e perfezionarsi.

La gavetta è importante, perché lavorare affiancandovi ad un truccatore più esperto vi permetterà di assimilare da lui i segreti del mestiere e di studiare i meccanismi che regolano questo ambiente, così da capire come muovervi quando lavorerete individualmente.

Un’ottima soluzione sarebbe quella di scegliere un corso di formazione che preveda anche la possibilità di accesso ai backstage di grandi eventi, come nel caso dei corsi tenuti da Fernando Melileo, con la partecipazione di Pablo Gil Cagnè.

Un altro consiglio è quello di realizzare un book fotografico contenente tutti i lavori di trucco da voi fatti, così che faccia da biglietto di presentazione in occasione di lavori futuri o per aziende che cerchino make up artist professionali.

Insomma: solo costanza, dedizione e tanta tanta passione faranno di voi dei make up artist davvero eccellenti!

L'articolo Come diventare make up artist: i consigli di Fernando proviene da Look Like Magazine.