Onde d’urto: differenze con le onde radiali e quando sono utili

Spesso e volentieri, nel corso degli ultimi anni, si sente parlare di onde d’urto: si tratta di onde acustiche che funzionano ad elevata energia, che vengono impiegate soprattutto nel settore fisioterapico sfruttando un apposito macchinario che consente di ottenere specifici benefici.

Se fino a qualche decennio fa le onde d’urto venivano impiegate soprattutto nel settore urologico negli interventi di frantumazione dei calcoli renali, al giorno d’oggi questa tecnologia viene utilizzata in modo piuttosto diffuso anche in tanti altri ambiti, come ad esempio quello ortopedico e quello pediatrico, per la cura di specifiche patologie.

La scelta del professionista

Uno degli aspetti più importanti in relazione ai trattamenti che sfruttano le onde d’urto è rappresentato certamente dal fatto di scegliere un professionista affidabile e con un certo livello di esperienza nell’uso di questa tecnologia.

Per chi avesse la necessità di svolgere una terapia di onda d’urto Torino, la cosa migliore da fare è quella di affidarsi a professionisti esperti e qualificati come Simone Digiglio, che è in grado di garantire dei trattamenti specializzati con le onde d’urto per la risoluzione di un gran numero di problematiche che spaziano dal settore ortopedico fino ad arrivare al campo della medicina sportiva.

I vantaggi delle onde d’urto

Il principale punto di forza legato ai trattamenti a base di onde d’urto deriva dal fatto che queste ultime vanno proprio a trasmettere importanti stimoli per la rigenerazione dei tendini, così come del tessuto osseo. Nell’immediato, sono in grado di garantire un buon sollievo rispetto a sintomatiche di dolore.

Di conseguenza, rappresentano una buona soluzione per la cura di tante malattie contro le quali non si riescono a ottenere buoni risultati con le classiche terapie conservative. In determinate occasioni, tra l’altro, le onde d’urto sono fondamentali per scongiurare il rischio di dover intervenire chirurgicamente. I due principali effetti, ovvero quello contro il dolore e quello contro lo stato infiammatorio, consentono in alcuni casi anche di diminuire o addirittura sospendere le terapie farmacologiche.

Cosa cambia tra onde d’urto focali e le onde d’urto radiali

Esistono due tipologie di onde d’urto, ovvero quelle radiali e quelle focali ESWT. I trattamenti a base delle prime si caratterizzano per essere mirati a una zona molto ben definita del corpo del paziente, arrivando anche notevolmente in profondità, visto che sfruttano una tecnologia che è in grado di impostare e personalizzare non solo la direzione, ma pure il livello di intensità. Invece, i trattamenti che sono basati sulle onde d’urto radiali si concentrano su una zona molto più diffusa e superficiale del corpo del paziente.

Gli effetti di queste due tipologie di trattamenti sono piuttosto diversi. Giusto per fare un esempio, tramite le onde d’urto focali c’è la possibilità di curare uno sperone calcaneare, mentre quelle radiali non sono assolutamente adatte a questo scopo, ma vengono impiegate soprattutto per il trattamento di malattie che si sviluppano più in superficie, mentre nell’ambito della medicina estetica vengono usati soprattutto per contrastare gli inestetismi legati alla cellulite.

Trattamenti poco invasivi

Le onde d’urto focalizzate ESWT, complessivamente, si possono senz’altro far rientrare nella categoria delle terapie poco invasive, visto che non comportano specifici effetti collaterali. Chiaramente non si possono nemmeno accomunare alla tecarterapia o alla laserterapia, dato che comunque sono in grado di provocare un lieve dolore. La percezione di quest’ultimo è del tutto soggettiva, anche se gran parte dei pazienti sottolinea di avvertire solamente un fastidio. L’efficacia dei trattamenti che sono basati sulle onde d’urto è legata anche al tipo di macchinario, se è più o meno recente, che viene utilizzato dal professionista, ma anche dall’esperienza e dalle competenze del professionista che esegue la terapia.